venerdì 16 settembre 2011

I pluri-premiati di Duemilavini 2012

Per la guida Ais-Bibenda tra le regioni domina il Piemonte, con 93 "5 grappoli", seguito dalla Toscana (88) e dal Friuli Venezia Giulia (32).
Tra le denominazioni stravince il Barolo, con 54 etichette, seguito a distanza da un altro mostro sacro del vino italiano, il Brunello di Montalcino, con 18.


La siciliana Tasca d'Almerita (Chardonnay 2009, Diamante d'Almerita 2010, Rosso del Conte 2007) e le cantine piemontesi Angelo Gaja (Barbaresco 2008, Sperss 2007, Langhe Chardonnay 2009), Roberto Voerzio (con i Barolo Rocche dell'Annunziata Torriglione 2007, Brunate 2007 e Cerequio 2007) e Brovia (con i Barolo Ca' Mia 2007, Rocche 2007, Villero 2006): ecco i "4 moschettieri" dell'enologia italiana, ovvero le cantine più pluri-premiate da "Duemilavini" 2012, la guida Ais-Bibenda, capitanata da Franco Ricci.

Tra i produttori al top, con più etichette, cala il poker di "5 grappoli" (il massimo riconoscimento) lo storico marchio del vino italiano Antinori, grazie a Solaia 2008, Tignanello 2008, Cervaro della Sala 2009 (Umbria) e il Moscato di Trani Kaloro 2009 Tormaresca (Puglia); insieme a Gaja che, ai suoi grandi vini del Piemonte, aggiunge il suo Ca' Marcanda 2008 a Bolgheri, in Toscana, e alla sorpresa "mister Colle Massari" Claudio Tipa, anche lui a quattro eccellenze tutte toscane, grazie al Bolgheri Superiore Grattamacco 2008, al Montecucco Sangiovese Lombrone Riserva 2007 Colle Massari e al Brunello 2006 e al Rosso di Montalcino 2008 Poggio di Sotto, new entry del suo gruppo. Con 3 etichette premiate anche Vittorio Moretti, il costruttore-produttore con due "5 grappoli" per le bollicine di Franciacorta della cantina Bellavista e per la toscana Petra.

Tra le regioni domina il Piemonte, con 93 "5 grappoli", seguito a ruota dalla Toscana con 88, e dal Friuli Venezia Giulia, con 32 etichette. E tra le denominazioni stravince il Barolo, con 54 etichette, seguito a distanza da un altro mostro sacro del vino italiano, il Brunello di Montalcino, con 18. Sul "podio" anche l'Amarone della Valpolicella, con 13, che la spunta di misura su Barbaresco e Franciacorta, e sul Chianti Classico, con 9 etichette premiate; importante anche la performance dell'Alto Adige che, con le sue denominazioni sotto il cappello comune "Alto Adige Doc", conquista 20 "5 grappoli".



fonte: Agi

giovedì 8 settembre 2011

In festa il Moscato di Scanzo Docg. Storia ed eventi golosi

Alle soglie dei 10mila abitanti, Scanzorosciate e le sue frazioni hanno voglia di festeggiare. L’occasione è nel mese della vendemmia, perché questo è il Comune italiano che produce il celebre Moscato di Scanzo, vino passito Docg (a Denominazione di origine controllata e garantita, la più piccola Docg d’Italia, perché si può produrre solo a Scanzo e se ne producono solo 60mila bottiglie).

Nel nome del vino, quindi, sarà festa grande anche quest’anno.
Le manifestazioni sono distribuite nel tempo ma il clou sarà il prossimo fine settimana, da venerdì 9 a domenica 11.

«Grazie all’impegno delle varie componenti sociali – afferma il sindaco Massimiliano Alborghetti (nella foto), che è anche presidente della “Strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi” – sarà la festa di tutti. Le iniziative partono dal vino ma coinvolgeranno tutta la comunità: le cantine, i produttori di altre specialità alimentari (in particolare olio, miele e carne), le scuole, le famiglie, ristoranti e agriturismi, la storia e il paesaggio che sono parte integrante della nostra qualità della vita».

La rievocazione storica di quest’anno vedrà protagonista Francesco Martinengo Colleoni, discendente del grande Bartolomeo Colleoni, nato a Scanzo nel 1548, anche lui condottiero, al servizio prima dei Savoia e poi della Repubblica di Venezia.

Il centro di tutte le iniziative sarà la piazza del borgo storico di Rosciate, dove saranno installate, da venerdì sera e sino a domenica sera, le tipiche casette di legno che ospiteranno le varie cantine e gli altri espositori. «Ho visto con piacere – afferma Angelica Cuni (nella foto), presidente del Consorzio Moscato di Scanzo – che quasi tutti i produttori hanno aderito. Stiamo collaborando bene e diamo una immagine unitaria nell’interesse di tutti». Con la spesa di 7 euro il visitatore riceve un bicchiere a tracolla e tre buoni per tre assaggi tra i vari stand. Sette euro anche per un tagliere misto di prodotti scanzesi.

Le iniziative collaterali coinvolgeranno centinaia di persone, famiglie e bambini. Venerdì sera rievocazione storica e esibizione del Gruppo sbandieratori-musici del Palio di Asti. Sabato pomeriggio il corteo storico di oltre 300 bambini delle quattro scuole dell’infanzia, accompagnati da insegnanti, genitori e guardie in costume rinascimentale. Alle 17 la gara di pigiatura dell’uva tra le scuole, per l’assegnazione del 1° Palio del Moscato di Scanzo, un gonfalone nuovo di zecca. Domenica mattina camminate su tre diversi percorsi tra le belle colline di Scanzo (prenotazioni e informazioni su www.stradamoscatodiscanzo.it).

Nel pomeriggio fiaba itinerante sul tema Moscato di Scanzo. Chiusura alle 21 con il concerto della JW Orchestra diretta da Marco Gotti che eseguirà arie verdiane arrangiate in chiave jazzistica.

Tra le iniziative, un concorso tra i negozi e le stesse famiglie per la miglior vetrina e miglior abitazione addobbata in onore del Moscato. « È il nostro fiore all’occhiello che ci fa conoscere nel mondo – dice il sindaco - e tutta la comunità lo deve sostenere».