lunedì 21 febbraio 2011

Brunello di Montalcino annata 2010 a cinque stelle.

MONTALCINO (SI) - La commissione di esperti che ha valutato i 46 campioni ha assegnato le 5 stelle al Brunello 2010. A detta degli esperti, i vini ottenuti in questa vendemmia eccezionale sono eleganti,in perfetta armonia, con grandi ricchezze espressive, una struttura importante, ma come suggerisce l’esperienza e la prudenza di Franco Biondi Santi, storico produttore del Brunello e suo profondo conoscitore, nella dichiarazione riportata da Riccardo Cotarella nel corso del suo intervento Io valuto il vino fra 12 mesi e lo classifico a 36, la qualità del vino dipende dalla sua evoluzione.


Interessante lo studio presentato nel corso della presentazione dell’annata 2010 da tre esperti di fama internazionale, Giampiero Maracchi, professore ordinario di agrometeorologia all’Università di Firenze, Attilio Scienza, professore ordinario di viticultura all’Università di Milano e Riccardo Cotarella, enologo e consulente in alcune delle più prestigiose cantine italiane e straniere.

L’analisi illustrata in dettaglio è partita da tre tipologie di dati dell’anno 2010 a Montalcino (Si), comparati con quelli dell’ultimo decennio: quelli meteorologici (quantità, carattere delle piogge e temperature), quelli sulla maturazione enologica e polifenolica dell’uva, che vengono rilevati dal Consorzio in sei zone di Montalcino nella fase prevendemmiale, e infine quelli derivati dalle analisi sui mosti e i sui vini effettuate nel corso del mese di gennaio. Con queste informazioni è possibile elaborare un modello di previsione che rende possibile correggere le influenze del clima operando sul microclima, capire le dinamiche di maturazione dell’uva e la riserva di acqua disponibile alla pianta per evitare lo stato di stress e prevedere e pianificare con un certo anticipo il momento migliore per la vendemmia fissando i propri obiettivi enologici.

Moltacino è un territorio ideale per l'applicazione dei modelli di previsione: dispone di una ricca banca dati costruita dal Consorzio di Tutela, coltiva un solo vitigno, il Sangiovese, con clima temperato caldo che nella parte verso la Val d'Orcia è continentale almeno alle altitudini maggiori, mentre è influenzato dal mare verso il Tirreno. La presenza di una notevole costanza nella successione delle fasi fenologiche è aiutata anche da una composizione fisica del suolo che non espone mai la vite a gravi rischi di siccità. Il viticoltore è il protagonista, con il suo sapere, pratica una viticoltura in grande armonia con l'ambiente, attuando forme di allevamento, di gestione della chioma, di controllo della produzione, di lavorazioni del suolo che hanno un effetto stabilizzatore sulle risposte della pianta nei confronti di annate con andamenti climatici anche molto diversi.

Come di consueto, al termine della proclamazione delle stelle, è stata presentata la formella celebrativa 2010 che è stata apposta sul muro esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino. La piastrella rappresenta l’immagine fotografica di una giovane donna con la fortezza di Montalcino adagiata sulla testa, perifrasi ironica ma ottimista della dama con la corona turrita che simboleggia l’Italia. All’iniziativa “Benvenuto Brunello” dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha conferito un premio di rappresentanza, una medaglia coniata per l’occasione.

martedì 15 febbraio 2011

Morellino di Scansano Morisfarms

Informazioni generali: l'Azienda Morisfarms della famiglia Moris si estende su una superficie di 476 ettari suddivisi in: 420 ettari nei pressi di Massa Marittima, in zona Fattoria Poggetti, di cui 36 a vigneto ricadono nel comprensorio a Denominazione di Origine Controllata Monteregio di Massa Marittima; 56 ettari in località Poggio La Mozza, di cui 33a vigneto ricadono nel comprensorio a Denominazione di Origine Controllata e Garantita Morellino di Scansano. Nella zona di Poggio La Mozza sono stati fatti i primi reimpianti nel 1995 e i lavori si sono conclusi nel 2004.


Zona di produzione: i vigneti si trovano in località Poggio La Mozza, ad una altitudine di 100 metri s.l.m., in Provincia di Grosseto (GR).

Uve utilizzate: Sangiovese 90%, Syrah 7%, Merlot 3%.

Vinificazione: la vendemmia avviene tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Le uve migliori sono trasportate in cantina e sottoposte a diraspapigiatura con successiva fermentazione del mosto in vasche di acciaio inox termocondizionate, nelle quali vengono eseguiti due rimontaggi al giorno per un periodo di macerazione sulle bucce di 15 giorni.

.Maturazione / Affinamento: 4 mesi in vasche di acciaio inox, 2 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Caratteristiche del vino: all'esame visivo si presenta limpido, con un colore rosso rubino con riflessi porpora, consistente. Al naso è intenso, abbastanza complesso, fine e pulito, con note floreali di fiori rossi; fruttate di frutta rossa matura come la ciliegia e il lampone; note leggere di pepe. In bocca è secco, caldo, abbastanza morbido, fresco, con un tannino ben presente, abbastanza sapido. Di corpo, con una buona intensità e abbastanza persistente.

Accostamenti gastronomici: cacciagione da piuma, arrosto di vitello, piatti a base di carne non troppo strutturati.

Titolo alcolometrico: 13,5% vol.

Temperatura di servizio: 16-18 °C.

Azienda produttrice:
Morisfarms S.r.l. Fattoria Poggetti - Loc. Cura Nuova - 58024 - Massa Marittima (GR)
Tel: 0566919135 / 0566918010 - Fax: 0566919380 - Sito internet: www.morisfarms.it - Email: morisfarms@morisfarms.

venerdì 11 febbraio 2011

Franciacorta un 2010 da record. Vendute oltre 10 milioni di bottiglie.

Il dato relativo alle bottiglie di Franciacorta commercializzate rappresenta un primato assoluto in Italia per una denominazione prodotta con il metodo Classico. Per il 2010 si è registrato un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.


Sono state 10.377.195 le bottiglie di Franciacorta commercializzate, fra l’Italia e il mondo, nel corso del 2010, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Il dato rappresenta un primato assoluto in Italia per una denominazione prodotta con il metodo della rifermentazione in bottiglia.

«Siamo orgogliosi di aver superato questa soglia che non è solo simbolica - ha commentato Maurizio Zanella, presidente del Franciacorta - nonostante la crescita quantitativa sia stata sempre un obiettivo decisamente secondario rispetto all’incremento qualitativo medio della produzione. A questo si aggiunge la congiuntura economica globale, che anche nel 2010 ha visto una ripresa molto modesta. Nonostante questo, la politica dei prezzi delle nostre aziende è stata coerente e stabile: i nostri produttori non si sono fatti spaventare dal momento e hanno scelto di continuare a puntare sull’eccellenza del prodotto».

Degli oltre 10 milioni di bottiglie, circa il 12% (1.245.000), stando alle dichiarazioni del Consorzio, è stato destinato all’export. Ricordiamo che, relativamente al metodo Classico made in Italy, nel 2010 sono state prodotte 24 milioni di bottiglie, di cui 23 milioni sono quelle vendute. In Francia invece la produzione di Champagne ha toccato i 320 milioni di bottiglie, di cui il venduto è sui 300 milioni, con 180 milioni destinati al consumo interno e 115 milioni all’export.

Le aziende associate al Consorzio per la tutela del Franciacorta sono oggi 104, sette in più rispetto a un anno fa e la rappresentatività del Consorzio è oggi al 97% sul totale della produzione del territorio. Il 2010 è stato un anno di grande importanza anche perché ha visto l’ulteriore revisione del disciplinare di produzione.

Nonostante fosse già il più severo al mondo per la produzione di vino a rifermentazione in bottiglia, è stato nuovamente rivisto aggiungendo nuovi paletti per i produttori con il fine di garantire al consumatore un ulteriore miglioramento della già consistente qualità del Franciacorta, riconosciuta anche quest’anno dalle principali guide dei vini. Nel 2011 il 65% dei vini “metodo Classico” premiati con i massimi riconoscimenti sono infatti Franciacorta.

giovedì 3 febbraio 2011

Champagne Dom Perignon Vintage 2000

Informazioni generali: Dom Pierre Pérignon, monaco francese dell'ordine benedettino, viene unanimemente riconosciuto come l'inventore dello Champagne tra la metà del Seicento e i primi anni del Settecento. Assunto l'incarico di cellario nel 1668, presso l'abbazia di Saint-Pierre d'Hautvillers, a nord di Épernay, si dedicò delle proprietà terriere e della produzione agricola monacense, in particolare delle vigne e della viticoltura. Grazie a questa occupazione, si ritiene che verso la fine del XVII secolo abbia elaborato il primo vino che sarà in seguito conosciuto come Champagne utilizzando per la prima volta un tappo di sughero per chiudere le bottiglie. Nel corso dei secoli le tecniche e le tecnologie produttive si sono modificate e perfezionate, arrivando ai primi anni del Novecento, più precisamente al 1921, quando venne prodotta la prima bottiglia di Champagne Dom Pérignon difinita "di prestigio", anche se la prima bottiglia ufficialmente venduta al pubblico risale al 1936. Lo Champagne Dom Perignon viene prodotto esclusivamente nelle annate migliori dallo Chef de Cave Richard Geoffroy, che dal 1990 ricopre questo prestigioso ed impegnativo ruolo per la Maison.


Zona di produzione: i vigneti si trovano nella zona dello Champagne tra Reims ed Épernay (FRANCIA).

Uve utilizzate: Chardonnay 55%, Pinot Nero 45%.

Vinificazione: la vendemmia avviene con accurata selezione dei grappoli migliori dei migliori crus. Le uve vengo trasportate rapidamente alle cantine della Maison, diraspate e pigiate; i mosti limpidi vengono posti a fermentare in parte in serbatoi di acciaio inox termocondizionati e in parte in barriques di rovere. Al termine della prima fermentazione alcolica viene eseguito l'assemblaggio, operato esclusivamente con vini della medesima annata, ed il vino viene quindi collocato in bottiglia con lieviti selezionati dove completa la seconda fermentazione seguendo il processo di spumatizzazione Metodo Champenoise.

Maturazione / Affinamento: 7 anni in bottiglia sui lieviti.

Caratteristiche del vino: all'esame visivo si presenta cristallino, con un colore giallo paglierino chiaro ed un perlage fine e abbastanza persistente. Al naso è intenso, complesso, fine ed elegante, con note floreali fiori essiccati, mimosa e tiglio; fruttate di frutta a polpa gialla matura e candita, pesca, mela, banana, scorza di limone e frutta secca tostata; speziate di vaniglia e noce moscata; sentori fragranti di crosta di pane, ai quali si aggiungono ricordi di burro di arachidi, di anice, di gesso e leggermente balsamici. In bocca è secco, caldo, morbido, fresco e sapido. Di corpo, equilibrato, intenso, persistente e fine, con ritorni per via retronasale di note tostate, sapide e di vaniglia. Vino pronto che ha davanti a sé ancora un grande margine di evoluzione.

Accostamenti gastronomici: vino da tutto pasto, ottimo con crudité di pesce, ostriche, tartine con burro e caviale.

Titolo alcolometrico: 12,5% vol.

Temperatura di servizio: 6-8 °C.

Azienda produttrice:
Champagne Moët & Chandon - Avenue de Champagne, 18 - 51200 - Épernay (FRANCIA)


Tel: (+33)0326512020 - Sito internet: www.domperignon.com