sabato 28 aprile 2012

VINO, FRANCIACORTA: STOP ALL’USO DEL TERMINE BOLLICINE


Il presidente del Consorzio Maurizio Zanella: dicitura abusata, obsoleta e senza futuro



Erbusco, 27 aprile 2012 – Uno stop in piena regola a uno dei termini più utilizzati per indicare il Franciacorta, piuttosto che lo Champagne o gli spumanti in genere. L’appello viene dal Consorzio Franciacorta, che si rivolge soprattutto a chi comunica il vino, ma anche ad operatori, appassionati e produttori.

“Chiamiamo il vino con il proprio nome e non con termini che ne generalizzano e ne uniformano le peculiarità, appiattendone, di fatto, la qualità percepita – spiega Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta -. ‘Bollicine’ è un termine obsoleto e senza futuro. Il tempo presente ci offre una nuova occasione per affermare i nostri vini di qualità, cominciando dal consolidare la cultura di base in materia e da un appropriato linguaggio”.

“E’ necessario – aggiunge Zanella - iniziare un nuovo percorso per valorizzare i grandi vini anche dal punto di vista ‘nominale’. Con impegno e passione il Franciacorta ha raggiunto il traguardo dei 50 anni; a questo punto, credo sia maturo per un passo successivo, importante per poter definitivamente trovare, a livello nazionale ed internazionale, un posizionamento coerente e rispondente all'eccellenza che esprime”.

“E che non si chiami più spumante – continua Zanella - per nessun motivo al mondo. L’ho già simpaticamente ricordato all’amico Franco Maria Ricci rispondendo ad un suo articolo apparso in marzo su ‘Bibenda 7’. La similitudine tra ‘spumante’ e Franciacorta è da bandire in qualsiasi citazione. Non per velleità o principio, ma per decreto ministeriale”.

Nel dettaglio, si fa riferimento al disciplinare di produzione del Franciacorta, approvato per decreto ministeriale (Mipaaf) e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in prima istanza il 24 ottobre 1995 – serie generale 249, art. 7 e poi, a seguito di modifiche ulteriormente restrittive, il 23 ottobre 2010 – serie generale 249, art. 7, che recita: “per identificare tutti i Franciacorta, è vietato specificare il metodo di elaborazione, metodo classico, metodo tradizionale, metodo della rifermentazione in bottiglia e utilizzare i termini vino spumante”.

“Oggi il Franciacorta, come anche altri vini di qualità, esige più rispetto, eleganza, identità, che il termine bollicine, ormai, non è in grado di dare – conclude il presidente Zanella. Franciacorta, Champagne e Cava: in Europa, solo questi 3 vini possono utilizzare un unico termine per identificare in modo preciso un vino, un territorio e il metodo di produzione. Ecco l’identità di cui parlo. Chiamiamo il vino con il proprio nome e quindi: Spumanti, i vini senza Denominazione specifica; Franciacorta, il Franciacorta”.

Fonte: Ufficio Stampa







venerdì 6 aprile 2012

FRANCIACORTA e SLOW FOOD. Alleanza per la Qualità

                                                         



Erbusco (BS), 5 aprile 2012 – “Inizia con un primo grande successo l’alleanza tra Franciacorta http://www.franciacorta.net/  e Slow Food Italia http://www.slowfood.it/.

L’eccellenza del Made in Italy trova nuova conferma ed espressione nell’accordo siglato tra le nostre due realtà per il 2012, che ci ha visti insieme nel primo incontro dell’Alleanza tra i cuochi e produttori dei Presìdi Slow Food e che ci porterà durante l’anno ad essere presenti nelle più significative manifestazioni dedicate al cibo e all’agroalimentare di qualità”.

Con queste parole Maurizio Zanella, presidente del Consorzio Franciacorta, annuncia la partnership che, per il 2012, vedrà Franciacorta a fianco di Slow Food Italia nei principali eventi quali il Salone del Gusto e durante iniziative studiate ad hoc, come le ‘Cene dell’Alleanza’, nei quali ‘buon gusto’ e tipicità saranno protagonisti esclusivi in diverse tra le più significative realtà enogastronomiche italiane.

Durante il primo incontro dell’Alleanza, tenutosi dal 2 al 3 aprile all’azienda agricola di Alberese, sede toscana della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, i cuochi dell’Alleanza e i produttori dei Presìdi Slow Food si sono confrontati sui temi che riguardano il loro quotidiano: dai canali distributivi alle modalità di approvvigionamento, dal ruolo delle ristorazione per lo sviluppo dell’agricoltura di prossimità alla valorizzazione della biodiversità che ci circonda. Uno scambio trasversale di esperienze tra gli oltre 300 cuochi e produttori riuniti nello storico Granaio Lorenese, che si è svolto in un'atmosfera di grande entusiasmo e convivialità, arricchita dalla presenza del Franciacorta, che accompagna dal suo inizio, tre anni fa, il progetto di Slow Food.

lunedì 2 aprile 2012

Campo alla Sughera e "Bolgheri +" . Un Vinitaly con qualcosa in più

Un Vinitaly unico per Campo alla Sughera, che al suo nono anno alla fiera veronese ha presentato “Bolgheri+” che è il punto d’incontro tra il mondo del food, quello del vino e quello della moda. Un'azienda sempre al passo coi tempi che ancora una volta si è mostrata ricca d'iniziative


Il legame autentico con la Costa Toscana, questo contraddistingue Campo alla Sughera. Proprio questo amore per il territorio li sta portando anno dopo anno a Vinitaly, occasione unica per far scoprire i propri prodotti. La continua ricerca delle tecnologie moderne migliori rende i vini di qualtà superiore, e non solo.

Campo alla Sughera offre infatti anche una propria grappa e un proprio olio, altro prodotto tipico Toscano, come conferma Rita Tonini (nella foto), responsabile commerciale dell'azienda: «Pochi visitatori generici e molti operatori per questa edizione di Vinitaly, grazie alla nuova collocazione temporale. Peccato solo per i tanti disguidi tecnici che si sono verificati in fiera, mai a questo livello prima d’ora. Quanto alla nostra azienda, Bolgheri è una zona molto importante per la produzione di vini, dal bianco al rosso, oltre che di olio».

E dice anche: «Quest’anno abbiamo presentato in occasione di Vinitaly il nuovo brand “Bolgheri+” che rappresenta il punto d’incontro tra il mondo del food, quello del vino e quello della moda. Importante è stata la collaborazione con i cuochi della Scuola internazionale di cucina Apicius, che durante i giorni della fiera hanno offerto una degustazione di piatti abbinati ai nostri vini, utilizzati anche nella preparazione dei piatti stessi. Campo alla Sughera nasce nel 1998 e partecipa a Vinitaly a partire dal 2004. Perciò alla prossima edizione festeggeremo i primi 10 anni di partecipazione alla kermesse veronese».

L'azienda è inoltre costantemente coinvolta nelle iniziative culturali e gastronomiche della zona, come ad esempio "Castagneto a tavola"; nei giorni 14 e 15 aprile aprirà infatti le proprie cantine al pubblico.



Azienda vinicola Campo alla Sughera

località Caccia al Piano, 280 - 57022 Bolgheri-Castagneto Carducci (Li)

Tel 0565 766936 - Fax 0565 766938

info@campoallasughera.com