venerdì 30 marzo 2012

Calato il sipario sul Vinitaly 2012.

La nuova formula su 4 giorni, dalla domenica al mercoledì, si è dimostrata vincente e la presenza tra gli stand, anche degli operatori esteri, si è fatta sentire per un totale di oltre 140mila visitatori da 120 Paesi. La loro percentuale è infatti cresciuta, arrivando al 35% del totale


Al netto del disastro per i servizi telefonici e i parcheggi, Vinitaly ha vinto la sua scommessa e incassa la soddisfazione degli espositori e un numero di visitatori professionali in crescita dall’estero e soprattutto dal canale Horeca italiano. Questi ultimi sono giunti in grande numero già nella giornata di lunedì e molto forte è stata la partecipazione di ristoratori, titolari di enoteche e wine bar provenienti dal Sud Italia. La nuova formula su 4 giorni, dalla domenica al mercoledì, si è dimostrata vincente e la presenza tra gli stand anche degli operatori esteri si è fatta sentire «con un grande ritorno di Stati Uniti e Canada - dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere - oltre che da tutti i Paesi consumatori emergenti asiatici con la Cina che entra nella nostra top 10, dalla Russia, dal Nord Europa, dalla Francia, ma anche massicciamente dalla Germania per un totale di oltre 140mila visitatori da 120 Paesi. La percentuale di quelli esteri è cresciuta arrivando al 35% del totale». Un successo che, però, non è stato uguale dal punto di vista organizzativo con una moltitudine di disservizi, dalle navette non funzionante al “black out” della tecnologia.

«Un successo nato da un grande lavoro che ha visto con Opera Wine uno straordinario tributo al vino italiano decretato da Wine Spectator e per la prima volta Vinitaly dedicare con Vivit un salone ai vini naturali. Alla fine siamo riusciti a centrare l’obiettivo di aumentare sensibilmente le presenze specializzate in particolare del canale horeca sia italiane che estere. Penso che sia in assoluto una delle migliori edizioni di Vinitaly» dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

«È stato il Vintaly dell’export», afferma Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini. «Siamo tutti molto soddisfatti della nuova formula di Vinitaly - dichiara Lucio Mastroberardino, presidente dell’Unione Italiana Vini - che ha innalzato ulteriormente la qualità del pubblico. Quanto ai buyer e operatori esteri, l’impressione è di un ulteriore scatto, con una presenza ampia, diffusa e di ottima qualità».

«Il bilancio è positivo - dice Domenico Zonin - con una buona affluenza fin dalla domenica», mentre per Piero Antinori «questo Vinitaly ha avuto una presenza quantitativa, ma soprattutto qualitativa ed è questo che ci interessa».

«Il più grande Vinitaly di sempre» per Andrea Sartori e per Mauro Lunelli di Ferrari «lo spostamento dei giorni si è dimostrato adatto agli operatori». «Un cambio geniale - lo definisce Michele Chiarlo - con una straordinaria presenza di americani, russi, asiatici, ma anche sudamericani».

«È una formula che funziona - conferma Valentina Argiolas - con molti operatori dall’Asia e il ritorno dell’India, ma anche la vecchia Europa ha dimostrato una partecipazione grintosa». «Abbiamo avuto moltissime presenze qualificate e diversificate da Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea, India, Sudamerica, Stati Uniti» dice José Rallo di Donnafugata, «ma anche dall’Italia - dice Anna Abbona di Marchesi di Barolo - con molti rappresentanti del segmento horeca dalle regioni del sud».

Proprio sul canale Horeca Vinitaly aveva puntato ripensando la sua formula e la loro crescita tra gli stand di Vinitaly fa ben sperare per la ripresa del mercato interno perché, ome sostiene Chiarlo «ci serve anche il contatto con chi propone i nostri vini al consumatore finale». «Un bellissimo Vinitaly, con tanti contatti fin dalla domenica e giorno clou il lunedì» anche per Donatella Cinelli Colombini, vincitrice quest’anno del Premio internazionale Vinitaly.

Successo per Vivit, il nuovo salone dedicato ai vini naturali. «Le aspettative dei produttori partecipanti sono state confermate - dice Helena Variara della Colombaia - con molta affluenza anche di giornalisti, ristoratori e di pubblico, tutti molto interessati». «Sono stato a Vivit - racconta Antinori - e sono rimasto impressionato dal grande interesse di pubblico, segno evidente della sensibilità dei consumatori».

Vinitaly non è solo vini e anche il Grappa & C. Tasting, il banco d'assaggio dedicato a grappe, amari, liquori realizzato in collaborazione con il Centro studi assaggiatori ha fatto registrare un grande successo, con 5.500 assaggi. Importante la conferma dei media presenti da oltre 45 Paesi (Usa, Germania, Russia in testa), con oltre 2.500 giornalisti accreditati in rappresentanza di oltre 170 radio e tv, 105 quotidiani e 110 testate online.

giovedì 1 marzo 2012

Un successo per Benvenuto Brunello. Annata 2011 da 4 stelle

L’edizione 2012 di Benvenuto Brunello, la 20ª, conclusasi a Montalcino (Si) il 27 febbraio è stata un grande successo e ha visto assegnare le 4 stelle alla vendemmia 2011. Presenti 250 giornalisti accreditati, di cui un centinaio stranieri. 30 i Paesi esteri rappresentati e 4.500 gli operatori nei giorni di domenica 26 e lunedì 27. Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Hong Kong, Olanda, Polonia, Rep. Ceca, Russia, Svezia e Usa sono solo alcuni dei Paesi di provenienza degli operatori.


Protagonisti dell’edizione 2012 sono stati il Brunello di Montalcino 2007, la Riserva 2006 e il Rosso di Montalcino 2010, tutte vendemmie premiate con le 5 stelle, cioè il massimo del punteggio ottenuto dalla commissione che ogni anno valuta la bontà della vendemmia. Durante la manifestazione sono state assegnate quattro stelle alla vendemmia 2011.

La raccolta anticipata ha regalato quattro stelle al Brunello di Montalcino 2011. Tante infatti ne sono state assegnate dalla giuria di esperti e produttori nell’ambito di Benvenuto Brunello hanno annunciato pubblicamente il loro responso sulla qualità della vendemmia. La decisone di raccogliere le uve 15 giorni prima del previsto ha bilanciato gli effetti dell’ondata di caldo che questa estate aveva colpito il territorio toscano, restituendo anche per il 2011 una vendemmi di alto livello qualitativo. Ora bisognerà aspettare i 5 anni previsti dal disciplinare (6 per la Riserva) per assaggiare il Brunello 2011 e avere la conferma della bontà e qualità del vino che, potenzialmente, una raccolta a 4 stelle dovrebbe consentire. Il resto sarà garantito dalle capacità di ciascun produttore.

Disegno d’autore per quanto riguarda la formella della vendemmia 2011 apposta, come è ormai tradizione, sul muro esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino: l’immagine è stata realizzata quest’anno dagli stilisti della “Salvatore Ferragamo”, griffe dell’alta moda di fama internazionale. La piastrella rappresenta un’originale composizione floreale in cui le foglie di vite, i pampini e i grappoli fanno da sfondo a un bicchiere e una bottiglia di vino, che prendono forma da delicati fiori bianchi e rosa. Giovanna Gentile Ferragamo, figlia di Salvatore, ha presentato il disegno realizzato per la piastrella e riportato sulle t-shirt che sono state vendute per acquistare un’ambulanza per la Confraternita della Misericordia di Montalcino.

Durante la manifestazione con i Leccio d'oro 2012 sono stati premiati i locali che si sono distinti nella diffusione della cultura del Brunello. Ad aggiudicarsi il premio quest’anno sono stati il Gaia restaurant di Hong Kong per la categoria ristoranti, il Biondivino wine boutique di San Francisco (Usa) per la categoria enoteche e l’Antica trattoria Suban di Trieste per la categoria osterie.

La giuria che ha scelto i locali è composta, come di consueto, dal Presidente del Consorzio Ezio Rivella e dai componenti del Comitato di presidenza Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi, Giancarlo Pacenti e Fabrizio Bindocci, e dagli esperti Allan Bay, illustre giornalista nel settore enogastronomico e collaboratore del Corriere della Sera per cui cura la rubriche "Vivi Milano"; l’enogastronoma e scrittrice di libri sul cibo per il mercato Usa Faith Willinger; il presidente dell’Associazione italiana sommelier (Ais) Antonello Maietta e il presidente del Gruppo del Gusto della Stampa Estera in Italia Alfredo Tesio.