sabato 24 aprile 2010

News di Vino

NEL 2009 BILANCIO POSITIVO ANCHE PER LE ENOTECHE ITALIANE, CON +4% DI FATTURATO (94 MILIONI DI EURO), SECONDO “VINARIUS”, L’ASSOCIAZIONE CHE METTE SOTTO LO STESSO TETTO LE MIGLIORI BOTTIGLIERIE IN ITALIA E ALL’ESTERO
Oltre 90 milioni di euro è il fatturato del 2009 delle enoteche italiane, in crescita del 4% sul 2008, secondo la fotografia “scattata” da Vinarius, l’associazione che, unica in Europa, da oltre un quarto di secolo, riunisce più di 150 fra bottiglierie e punti vendita di vino in tutto il territorio italiano e all’estero, per un totale di 350 addetti. Tanti i progetti nel futuro di Vinarius, che, proprio in questi giorni, ha rinnovato i suoi vertici, riconfermando Francesco Bonfio dell’Enoteca Piccolomini di Siena, alla guida, e Gianni Anelli dell’Enoteca Delizie Anelli di Brindisi e Mauro Lorenzon dell’Enoteca Mascareta di Venezia, eletti vice-presidenti (info: www.vinarius.it).
“Vinarius - sottolinea Bonfio - affronta il prossimo triennio con un Consiglio parzialmente rinnovato dove la nota più importante viene dall’inserimento di tre enotecari che fanno mescita (Sarais, Lorenzon e Lercher), a cui l’associazione ha aperto le porte con una modifica statutaria lo scorso anno. Uno dei primi impegni è quindi di estendere il ramo delle enoteche accogliendo i rappresentanti di questa categoria che sta avendo un grande successo di gradimento e di pubblico”.
“Un secondo importante progetto - continua Bonfio - è quello di continuare nella formazione di nuove leve, come i giovani enotecari, con corsi di aggiornamento e stage in collaborazione con i principali consorzi di tutela italiani, dal Brunello al Franciacorta, dal Collio ai Colli Euganei, dal Nobile di Montepulciano, fino a Valtellina, Chianti Classico, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, e realtà associative della Valpolicella e dei Viticulteurs Encaveurs in Valle d’Aosta”.
Altro fondamentale impegno, conclude il presidente di Vinarius, “è quello di proseguire nell’opera di rafforzamento dell’identità di enotecario, attraverso l’accreditamento della figura professionale come elemento insostituibile fra la produzione ed il consumo avveduto. Si continuerà poi ovviamente con la consueta attività di viaggi- studio annui in realtà particolarmente interessanti dell’Europa, con l’organizzazione del Premio al Territorio che vedrà nel 2011 una nuova zona insignita del prestigioso riconoscimento dopo le premiate Valtellina, Salento e Marsala. Vinarius inoltre non mancherà la propria partecipazione alle manifestazioni professionali dedicate agli operatori, e si dedicherà all’allargamento della base associativa, coinvolgendo enoteche ed enoiteche di zone dove l’associazione è ancora poco presente”.

Focus - Ecco i nuovi vertici per Vinarius
Già pienamente operativo, il nuovo vertice di Vinarius vede rieletti sette dei nomi che già erano in consiglio: Francesco Bonfio dell’Enoteca Piccolomini di Siena è stato confermato presidente dell’associazione; Gianni Anelli dell’Enoteca Delizie Anelli di Brindisi ha assunto la carica di vicepresidente per le enoteche; Andrea Terraneo dell’Enoteca La Barrique di Cantù è stato confermato tesoriere; Giuseppe Toso dell’Enoteca Toso di Rivignano (Udine) è consigliere; Nicola De Toma dell’Enoteca De Toma di Lodi, Andrea Gaviglio di Vino Vino di Milano e Enrico Vimercati dell’Enoteca La Piazzetta di Pozza di Fassa (Trento) sono consiglieri.
I nuovi consiglieri sono, invece, Mauro Lorenzon dell’Enoteca Mascareta di Venezia che assume la vicepresidenza per le enoteche, Luca Sarais delle Cantine Isola di Milano e Anton Johan Lercher dell’Enoteca dell’Orologiaio di San Candido (Bolzano) consiglieri.

La curiosità - Vinarius, oltre un quarto di secolo di storia
Vinarius, unica associazione di enoteche private in Europa, nasce nel 1981 grazie alla brillante intuizione di alcuni enotecari i cui nomi sono entrati nella storia del commercio del vino di qualità (Solci, Gaviglio, Bolis, Meregalli, Trimani), conta oggi oltre 150 soci in Italia e soci onorari a livello internazionale. Il presidente onorario è Gianni Malfassi dell’Enoclub di Milano.

fonte: Winenews

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